INCONTRO LABILE 

2020

Incontrollabili sono gli eventi della vita, i sentimenti; incontrollabili sono i tessuti della collezione che si divincolano come fluidi. Un fluido che non si adegua passivamente al contenitore.
È il contrasto (ma anche l’incontro, labile però) tra volontà di controllo e caos incontrollabile, tra un sé semplice, unito, e parti di sé mobili, o alla deriva, o in fermento.
Tessuti viventi e perciò non rifiniti, che ora mostrano ora coprono il corpo.
La collezione fa parte del mio lavoro di tesi, che si concentra sul tema volontà di controllo/accettazione di una realtà incontrollabile, intesa come una condizione umana e poi analizzata nel mondo contemporaneo. L’analisi dell’uomo e del mondo contemporaneo mi ha portato a guardare con nuovi occhi il corrente sistema moda e a scelte più consapevoli soprattutto riguardo la materia prima.
Tutto è stato pensato e realizzato da me, con il sostegno della mia relatrice proff.ssa Sara Chiarugi. 
Dalla scelta del tema alla ricerca delle materie prime, alle elaborazioni tessili, fino alla realizzazione degli abiti.
Le foto sono state realizzate da Edoardo Novelli con make-up di Irene Valentini.
"(...)La costante impermanenza delle cose che fisicamente ci circondano, l’instabilità del punto di vista o della nostra fragile condizione oggettiva rappresentano per me l’essenza del mio operare (…) il legame con ciò che ci appartiene è instabile così come lo sono i cambiamenti prodotti dalla fluttuazione del tempo, o meglio di ciò che resta della percezione dello scorrere. Cerco un pensiero del tempo nel quale non si manifestino distanze temporali, nel quale non ci sono piani diversi, ma unità tra passato, presente e futuro, così come una unità tra distanze fisiche, dove tutto convive in un solo istante e in un solo luogo seppure nel continuo fluire.”.
Carlo Rea da Art Today, a cura di Bruno
Corà, TornabuoniArte, 2017.
L'osservazione del mondo contemporaneo mi ha portato allo studio di sociologi e filosofi tra cui Zygmunt Bauman, il quale con le sue teorie sulla società liquida, mi ha suggerito l'immagine di un fluido che non si adegua al contenitore. Da qui nasce la prima elaborazione tessile, su cui si basa tutta la collezione.
Un'immagine che traduce bene la compresenza dei due concetti opposti: realtà incontrollabile/ desiderio di controllo, rappresentati dal contrasto tra una forma pulita, chiara (che nel campione è il rettangolo di organza, e negli outfit saranno gli abiti dalle forme molto semplici) e il tessuto al suo interno, che dando l'idea del movimento, con la sua dinamicità, si oppone all'idea di controllo.

INCONTRO LABILE
Published:

INCONTRO LABILE

Published: